Presso l’area di servizio Bolzano Sud dell’autostrada A22 è diventata operativa la prima stazione di ricarica italiana pensata appositamente per i mezzi pesanti. L’infrastruttura è frutto della collaborazione tra Autostrada del Brennero e l’azienda altoatesina Alpitronic, e rappresenta un passo importante nella decarbonizzazione del trasporto su gomma.
Al centro del progetto c’è una Power Unit da 1 megawatt, composta da otto moduli in grado di alimentare due colonnine. Attualmente sono disponibili tre stalli di ricarica:
- Il primo è equipaggiato con un connettore CCS2 fino a 600 kW e con l’innovativo connettore MCS (Megawatt Charging System) da 1.000 kW.
- Il secondo stallo offre due uscite CCS2 da 600 kW ciascuna.
Questa configurazione permette la ricarica simultanea di tre camion elettrici a potenza elevata. Un mezzo con batteria da 500 kWh può ricaricarsi in circa 30 minuti, perfettamente in linea con la sosta obbligatoria di 45 minuti prevista ogni 4 ore e mezza di guida.
Come ha sottolineato Philipp Senoner, CEO di Alpitronic, “la ricarica si adatta finalmente alle esigenze reali della logistica pesante”.
Per ora, l’accesso alla stazione è controllato attraverso una tessera rilasciata da Autostrada del Brennero, così da monitorare il servizio nella fase di avvio.
La struttura è già predisposta per l’ampliamento: il trasformatore da 2.000 kVA installato consente di attivare un secondo sistema da 1 MW, raddoppiando così la capacità complessiva della stazione. A breve, sarà inoltre integrato un sistema di accumulo e una piattaforma di monitoraggio digitale sviluppata da AVL Italia, che aumenteranno la stabilità dell’impianto, ottimizzeranno la gestione dei carichi e favoriranno l’integrazione con fonti rinnovabili.
Carlo Costa, direttore tecnico generale di Autostrada del Brennero, ha dichiarato: “Nel 2024 abbiamo già erogato oltre 820.000 kWh attraverso le 15 stazioni presenti sulla rete. Ma il futuro è nei megawatt: servono visione e tecnologie all’avanguardia”.
Secondo E-Motus, a fine 2024 in Italia erano attivi 64.391 punti di ricarica, ma solo il 6% superava i 150 kW. Questa nuova infrastruttura rappresenta dunque un traguardo pionieristico nel panorama italiano della mobilità elettrica per il trasporto pesante.