Il 13 maggio 2025 si è aperta ufficialmente la finestra per l’invio delle domande relative al nuovo Bando Reddito Energetico Nazionale 2025, ma è bastato poco per registrare il primo, clamoroso dato: le risorse destinate alle Regioni del Sud Italia sono andate esaurite in poche ore.

Un risultato che, seppur sorprendente per la velocità, non è del tutto inaspettato. Già nel 2024 si era verificata una situazione simile, segnale evidente dell’enorme interesse per questo strumento volto a favorire l’accesso alle energie rinnovabili per le famiglie in difficoltà economica.

Boom di richieste: oltre 82 milioni di euro per il Mezzogiorno già assegnati

Secondo quanto comunicato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), oltre 82 milioni di euro su un totale di 103 milioni messi a disposizione dal fondo sono stati destinati a famiglie residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Il successo immediato del bando è un chiaro segnale: c’è una forte domanda di transizione energetica equa, sostenibile e accessibile, soprattutto nel Mezzogiorno.

“Lo strumento si sta rivelando molto utile in chiave economica ed energetica, contribuendo agli obiettivi di crescita delle rinnovabili e contrasto alla povertà energetica”, ha dichiarato il Ministro Gilberto Pichetto Fratin.

Come funziona il Reddito Energetico Nazionale

Il bando REN 2025 finanzia l’installazione gratuita di impianti fotovoltaici domestici per famiglie a basso reddito. Il contributo, erogato in conto capitale, copre l’intero costo dell’impianto che viene realizzato da un Soggetto Realizzatore accreditato.

Le domande vengono gestite a sportello, in ordine cronologico, tramite il portale ufficiale del GSE (https://areaclienti.gse.it/) e resteranno aperte fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento anticipato dei fondi, come avvenuto per il Sud.

Chi può accedere al bando

Possono accedere al beneficio:

  1. famiglie con ISEE inferiore a 15.000 euro;

  2. oppure ISEE inferiore a 30.000 euro per i nuclei con almeno quattro figli a carico.

Altri requisiti fondamentali:

  1. essere titolari di un contratto di fornitura elettrica residenziale, con potenza impegnata non superiore a 6 kW;

  2. avere la residenza anagrafica nell’immobile dove si intende installare l’impianto.

Le novità del 2025: più semplicità e sicurezza

Il regolamento aggiornato introduce importanti novità:

  1. procedure semplificate per la richiesta dell’incentivo;

  2. monitoraggio remoto obbligatorio degli impianti fotovoltaici, accessibile anche al beneficiario;

  3. obbligo di una polizza multi-rischi decennale, anche contro i danni da attacchi informatici;

  4. verifica accurata della potenza impianto dichiarata, rispetto a quanto effettivamente installato.

Un modello virtuoso da replicare

Il Reddito Energetico non è solo un incentivo economico: è un modello di transizione energetica giusta, che mette al centro le persone. L’obiettivo è chiaro: contrastare la povertà energetica e, al tempo stesso, accelerare la diffusione delle energie rinnovabili, con benefici concreti per l’ambiente e l’economia.

Dopo l’esaurimento lampo delle risorse destinate al Sud, ci si attende ora una corsa anche nelle altre regioni italiane.

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