Un nuovo passo nella transizione energetica arriva dalla Germania. L’azienda SINN Power ha inaugurato il primo impianto fotovoltaico galleggiante con pannelli solari montati verticalmente: un progetto pionieristico che potrebbe cambiare il modo in cui produciamo energia pulita sfruttando al meglio lo spazio disponibile.
La centrale è stata installata sulla cava di ghiaia Jais, nel distretto di Starnberg (Baviera), ed è già operativa. Con una potenza di 1,87 MW e una copertura minima della superficie idrica (solo il 4,65%), rappresenta un modello tecnologico che unisce efficienza, sostenibilità ambientale e ottimizzazione dello spazio.
Un impianto innovativo: SKipp Float
Il sistema, chiamato SKipp Float, è stato progettato per combinare moduli fotovoltaici bifacciali con una struttura galleggiante mobile e flessibile.
Le caratteristiche principali:
- 2.600 moduli verticali con orientamento est-ovest
- Potenza di picco: 1,87 MW
- Copertura superficie idrica: 4,65%
- Sottostruttura a chiglia profonda 1,6 m
- Movimento controllato sotto la pressione del vento
La tecnologia permette all’impianto di adattarsi alle variazioni del livello dell’acqua, riducendo le sollecitazioni meccaniche e garantendo stabilità anche in condizioni meteorologiche variabili.
Perché i pannelli verticali sono strategici
La scelta della configurazione verticale non è casuale. Negli ultimi anni, numerosi studi hanno dimostrato che questo tipo di installazione:
- Migliora l’allineamento con i picchi di domanda energetica nelle ore mattutine e pomeridiane
- Aumenta la produzione invernale rispetto ai sistemi tradizionali inclinati
- Riduce l’occupazione di suolo, rendendo possibile installare più moduli nello stesso spazio
Inoltre, i moduli bifacciali riescono a catturare la luce da entrambi i lati, incrementando la produzione complessiva. Secondo i dati, l’output giornaliero è superiore rispetto ai sistemi monofacciali verticali e inclinati, con incrementi fino al 26% nelle ore di punta.
Energia pulita per l’autoconsumo industriale
L’impianto produce circa 2 GWh di energia all’anno, interamente destinata all’autoconsumo dell’azienda mineraria locale.
Nelle prime settimane di funzionamento si è già registrata una riduzione del 60% del consumo di energia dalla rete, confermando l’efficienza della soluzione.
Oltre ai vantaggi energetici, il sistema ha impatti ambientali positivi. Gli studi iniziali mostrano:
- Miglioramento della qualità dell’acqua
- Formazione di nuovi habitat per uccelli e pesci
- Nessun impatto negativo sugli ecosistemi locali
Un modello replicabile a livello globale
Uno dei principali punti di forza del fotovoltaico galleggiante verticale è l’uso minimo della superficie idrica. L’impianto di Starnberg occupa meno del 5% della cava, rimanendo ben al di sotto del limite del 15% previsto dalla normativa tedesca sulle risorse idriche.
SINN Power ha già annunciato una seconda fase di ampliamento: saranno installati ulteriori 1,7 MW di capacità, portando la copertura complessiva sotto il 10% della superficie.
Questa tecnologia può essere replicata su bacini idrici artificiali, cave dismesse, laghi industriali e aree a basso impatto ambientale, offrendo una nuova via per espandere la produzione fotovoltaica senza consumare suolo agricolo.
Conclusione
Il primo impianto fotovoltaico verticale galleggiante inaugurato in Germania rappresenta un’innovazione tecnologica con un grande potenziale.
Produrre energia pulita, risparmiare spazio, migliorare l’efficienza e contribuire alla tutela ambientale: tutto in un’unica soluzione.
Questa sperimentazione apre la strada a nuove applicazioni dell’energia solare, con benefici concreti per aziende e territori. Se adottata su larga scala, potrebbe diventare un tassello fondamentale per accelerare la transizione energetica globale.