La transizione ecologica è sempre più percepita come un’opportunità concreta per il futuro dell’Italia. Secondo l’ultimo sondaggio Ipsos realizzato per l’Ecoforum Nazionale sull’Economia Circolare organizzato da Legambiente, Kyoto Club e Nuova Ecologia, il 79% degli italiani riconosce benefici tangibili nella riconversione verde del Paese. Per il 34% degli intervistati è fondamentale per la salvaguardia del pianeta, mentre il 24% la ritiene utile per ridurre i costi energetici e il 22% la considera una condizione imprescindibile per le imprese che vogliono restare competitive sul mercato.

Il sondaggio evidenzia anche un crescente interesse verso l’occupazione sostenibile: il 40% prevede un aumento dei green jobs, percentuale che raggiunge il 61% tra chi è già a conoscenza dei principi dell’economia circolare. Sul fronte energetico, quasi la metà dei cittadini chiede al Governo di incentivare le fonti rinnovabili e di semplificare l’iter per l’approvazione degli impianti. Bocciata, invece, l’ipotesi di un ritorno al nucleare: il 91% degli italiani non vuole centrali nelle vicinanze, e molti ritengono che i benefici legati all’energia atomica arriverebbero troppo tardi o sarebbero economicamente insostenibili.

Nonostante l’Italia sia ai vertici europei per performance in economia circolare, solo il 16% dei cittadini ne è consapevole, segno che serve ancora molta informazione. Nel 2024, ad esempio, il riciclo degli imballaggi ha raggiunto il 76,7% dell’immesso sul mercato, con la filiera degli oli minerali usati che registra una rigenerazione al 98%, ben oltre la media europea del 61%.

Durante l’Ecoforum sono state avanzate tre proposte concrete al Governo per sostenere il Clean Industrial Deal italiano: accelerare gli interventi previsti dal PNRR, semplificare l’approvazione dei decreti “End of Waste” e rafforzare i controlli ambientali, per tutelare le imprese virtuose.

Anche altri settori strategici come il biometano, il riciclo dei prodotti assorbenti per la persona, i RAEE e il tessile hanno bisogno di investimenti, impianti adeguati e normative più snelle. Secondo i promotori dell’Ecoforum, le imprese green italiane sono pronte a fare la loro parte: servono ora misure strutturali, incentivi e una visione industriale chiara per garantire competitività e sostenibilità nel lungo periodo.

In conclusione, la transizione ecologica non è solo una sfida ambientale, ma una leva economica e sociale che può garantire sviluppo, occupazione e vantaggi concreti per cittadini e imprese.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *