
Arriva da Madrid una nuova innovazione nel campo dell’energia solare. Un gruppo di ricercatori dell’Instituto de Energía Solar, presso la Universidad Politécnica de Madrid, ha sviluppato un modulo fotovoltaico semitrasparente in grado di rivoluzionare il settore del BIPV (Building-Integrated Photovoltaics). Il pannello, pensato per essere integrato direttamente nelle superfici degli edifici, non solo lascia filtrare la luce naturale, ma sfrutta un sistema ottico avanzato con tracciamento solare per massimizzare la produzione energetica.
Che cos’è il BIPV e perché è importante
Il BIPV rappresenta una delle risposte più promettenti alla necessità di produrre energia pulita senza consumare suolo. L’obiettivo è semplice ma ambizioso: trasformare le superfici degli edifici – come facciate e finestre – in fonti di energia rinnovabile, riducendo al contempo l’impatto visivo e architettonico.
Le soluzioni più diffuse fino ad oggi sono i pannelli semitrasparenti in silicio, con celle opache disposte a distanza regolare all’interno di due strati di vetro, per far filtrare una parte della luce. Tuttavia, queste tecnologie hanno ancora limiti importanti, tra cui bassa densità di potenza e costi elevati (fino a 1.000 €/m²).
L’innovazione: micro-concentrazione e gestione dinamica della luce
Ed è proprio su questi punti che interviene l’ultima creazione degli ingegneri spagnoli. Il nuovo modulo fotovoltaico include un micro sistema di concentrazione solare, basato su lenti di Fresnel lineari ultra sottili, che concentrano i raggi su strisce di celle solari ad alte prestazioni.
Il sistema si distingue per l’aggiunta di un meccanismo mobile che permette di regolare dinamicamente la posizione delle celle, spostandole dentro o fuori dal fuoco delle lenti a seconda della posizione del sole o delle esigenze di illuminazione interna. Il tutto è completato da un backsheet trasparente, che consente alla luce diffusa di entrare negli ambienti con basso abbagliamento.
Risultati e potenzialità
Secondo i test effettuati, il sistema ha mostrato un’efficienza di picco del 76%, mantenendosi comunque sopra il 60% anche con angoli di incidenza molto inclinati (oltre i 55°). Un risultato che supera nettamente le prestazioni dei pannelli BIPV attuali.
Il modulo è stato anche valutato dal punto di vista visivo, con simulazioni fotorealistiche che hanno evidenziato una luminosità interna naturale e confortevole.
Un altro punto di forza? Il design ottico è stato ottimizzato per essere prodotto a basso costo, utilizzando tecniche di stampa UV roll-to-plate.
Conclusione
Questa tecnologia potrebbe rappresentare un cambio di paradigma nel modo in cui concepiamo gli edifici del futuro: non più solo spazi abitativi o lavorativi, ma veri e propri generatori di energia. E tutto questo senza rinunciare a estetica e comfort.